Reset è nato e cresciuto ad Arezzo, ma è anche figlio delle esperienze che abbiamo vissuto lontano da qui. È un album che fruga fra i particolari del nostro intimo universo, ma allo stesso tempo è sensibile ai suoni e alle inquietudini di un pianeta che si prepara ad affrontare un nuovo millennio.
(Rock Notes – Drigo)
Una risata ci seppellirà? Ma nemmeno per idea. L’evocativa partecipazione al film Tre Uomini E Una Gamba aveva permesso ai Negrita di arrivare ad un pubblico fatto solo in parte di fan e aveva mostrato nuovamente, in tutta la sua disarmante malinconia, quanto fosse indissolubile il legame tra riso e amarezza. Dopo aver imparato a farlo, finalmente i Negrita potevano insegnare a sognare.
Una consapevolezza, la loro, che tuttavia non li aveva preservati dallo status che avevano raggiunto: l’Hollywood Garage, messo in piedi con le proprie mani e la parentesi cinematografica, infatti, non bastarono a trasformare in un sontuoso red carpet le vie di un mondo che, spesso, sembrava andare ancora più veloce di loro. Il ritorno dall’America era stato sì fragoroso, ma anche frainteso. Non dal pubblico, sempre più fedele, ma da quella parte di intellighenzia che non ne aveva mai compreso lo spirito e che ora parlava di musica per le masse. Incapaci di filtrare, ma solo di agire, i cinque ripartirono dunque da zero, archiviando successi e critiche e, nonostante le (in)certezze che la fine del millennio si portava dietro, con la sicurezza di avere ormai il pubblico dalla propria parte. L’unica prova tangibile che, in un modo o nell’altro, la strada intrapresa cinque anni prima fosse ancora quella da seguire.
In qualche modo, la stessa strada che nei film di Aldo, Giovanni e Giacomo aveva sempre ricoperto un ruolo vitale, una metafora di vita, che nell’immaginario comune portava, seduta stante, alla West Coast, a Kerouac. Al Beat.
D’altra parte, proprio come quel cinema, la musica dei Negrita aveva sempre avuto più chiavi di lettura, tenute insieme da una sincerità di fondo che poteva arrivare in modo diretto solo a chi era perfettamente settato con loro. Atomi, molecole, neuroni a specchio. Per tutti gli altri non bastò nemmeno un Reset.