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Chissà se Enrico Salvi, Paolo Bruni e Cesare Petricich, dopo essersi incontrati da adolescenti tra i banchi di scuola e deciso di mettere in piedi una band, avrebbero immaginato che quell’avventura sarebbe durata così a lungo.
Se è vero che nessuno conosce il proprio destino, è altresì palese che per realizzare i propri sogni sia necessaria una forza di volontà e un’audacia non comune: qualcosa che di certo non ha mai fatto difetto ai Negrita. Faber est suae quisque fortunae, dicevano i classici. Ciascuno è artefice della propria sorte. Già dai tempi degli Inudibili infatti, ai nostri poteva forse mancare l’esperienza, ma l’attitudine, la sfrontatezza e, perché no, quel pizzico di follia necessarie per fare di una passione il proprio lavoro erano qualcosa di cui il gruppo era già ampiamente permeato. Il primo a credere in loro fu Fabrizio Barbacci, che da lì in poi sarebbe diventato un punto di riferimento assoluto, producendo tutti i loro album. Certo, senza una sezione ritmica di primo livello una rock ‘n’ roll band non poteva andare da nessuna parte e per quello vennero scelti Roberto Zamagni e Franco Li Causi, che completarono così la formazione classica. Lasciato il passato alle spalle, i volti si fecero maschere e, per i fan, i Negrita diventarono i Dottori: Pau, Drigo, Mac, Zama e Frankie.
Con un background che spaziava dal classic rock alla new wave, passando per il punk e la musica elettronica (con il faro costante degli amati Stones), i Negrita debuttarono nel 1994 su una scena musicale mai così ricca di fermenti vitali. Da quel Cambio auspicato nel loro album di debutto, giunto come un fulmine a ciel sereno in un Paese scosso dalle stragi, ma desideroso di rinascere dopo lo scandalo di Tangentopoli, alla seconda apparizione al Festival della Canzone Italiana di Sanremo del 2019, ne è passata di acqua sotto ai ponti. Hanno viaggiato esplorando ogni latitudine. La loro musica non ha mai conosciuto divieti o confini, muta e si evolve da sempre fra le metropoli e gli spazi più singolari del mondo. Tuttavia, chi conosce gli uomini prima ancora che i musicisti, sa che tutto è rimasto come allora.
Tutto è cambiato, nulla è cambiato. Cristiano Dalla Pellegrina, Guglielmo “Ghando” Gagliano e Giacomo Rossetti, nuovi compagni d’avventura incontrati sulla strada del rock ‘n’ roll, hanno saputo ridare entusiasmo in momenti molto delicati, facendo in modo che il verbo della Negrita potesse raggiungere un traguardo così importante.
Venticinque anni e non sentirli, dunque? Assolutamente no. Continuate a sentirli, oggi più di allora. Perché quando si ama una band, si ama la sua evoluzione e i Negrita, in questo senso, restano la band più dinamica del nostro panorama musicale. Avete provato a prenderli senza riuscirci, avete fatto fiesta insieme a loro infinite volte, riso, pianto e bevuto con loro, ma, come vedete, i ragazzi stanno ancora molto bene. Ora e sempre, Negrita tutta la vita.
CD1
- I RAGAZZI STANNO BENE
- CHE RUMORE FA LA FELICITA’?
- RADIO CONGA
- IL GIOCO
- LA TUA CANZONE
- BRUCERO’ PER TE
- GIOIA INFINITA
- UN GIORNO DI ORDINARIA MAGIA
- ROTOLANDO VERSO SUD
- MAGNOLIA
- IL LIBRO IN UNA MANO, LA BOMBA NELL’ALTRA
- IN OGNI ATOMO
- HO IMPARATO A SOGNARE
- NON TORNERANNO PIU’
- DANNATO VIVERE
- A MODO MIO
- L’UOMO SOGNA DI VOLARE
CD2
- ANDALUSIA
- SALE
- BAMBOLE
- MAMA MAE’
- NON CI GUARDEREMO INDIETRO MAI
- IL GIORNO DELLE VERITA’
- SCRITTO SULLA PELLE
- VOGLIO STARE BENE
- HEMINGWAY
- DESTINATI A PERDERSI
- GRETA
- MALAVIDA EN BS.AS.
- CAMBIO
- SEX
- NOTTE MEDITERRANEA
- NO PROBLEM
- E SIA SPLENDIDO
- ADESSO BASTA